Un romanzo che fa luce su un episodio della storia recente che negli ultimi anni ha dato vita a un acceso dibattito, la partecipazione di Giaime Pintor e di Elio Vittorini al convegno di scrittori di Weimar tenutosi nell'ottobre del 1942 e finanziato dal ministro della propaganda hitleriana Goebbels. Nell'ottobre del 1942 il giovane antifascista Giaime Pintor, accompagnato da Elio Vittorini, prese parte a un convegno di scrittori finanziato dal ministro della propaganda hitleriana Joseph Goebbels. Mauro Mazza, intrecciando fiction, filosofia e storia, dà vita a un romanzo che sorprende per la capacità di restituirci la psicologia complessa e modernissima di un grande intellettuale e fa luce su un episodio della vita di Pintor che negli ultimi anni è stato al centro di un acceso dibattito.
Nel 1943, a soli 24 anni, Giaime Pintor morì in uno dei primi scontri con i tedeschi, diventando uno dei simboli della resistenza italiana. Pochi sanno però che un anno prima, il giovane letterato aveva partecipato, insieme ad Elio Vittorini, al secondo Convegno internazionale degli scrittori organizzato dal Terzo Reich. In quell' autunno, la certezza della vittoria del nazismo lasciò il posto a dubbi e paure. Questo romanzo originale, in cui trova spazio anche la storia del fisico siciliano Ettore Majorana, scomparso nel nulla nel 1938, racconta gli interrogativi di due intellettuali nel mezzo di un'umanità sbandata, confusa, su cui incombono le inquietanti ombre del vicino campo di concentramento di Buchenwald. (Fazi ed.)
Mercoledì 6 giugno ore 18.00 presso la Sala polifunzionale del Museo Crocetti -Via Cassia 492
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