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Il Museo Crocetti

Il “Museo Venanzo Crocetti” accoglie le opere realizzate dallo scultore in un arco temporale di oltre settant’anni di attività creativa. Sono esposte in questa struttura – costituita dal Museo, dalla Sede della Fondazione, dalla Sala Polivalente, dallo Studio di Crocetti – novanta sculture in bronzo e una di marmo, due dipinti su tela e quindici tra disegni e tecniche miste su carta, databiti dal 1930 al 1998.

Fra le opere, spiccano capolavori come Gazzella ferita e Fanciulla al fiume,entrambe del ’34, Ragazza seduta del ’46, Bozzetto per la porta di San Pietro in Vaticano del ’58, Modella in riposo del ’64, La Maddalena del 1973-76, Modella che riordina i capelli dell’85 e Maternità del ’98.

Il Museo, articolato su due piani, è composto da cinque sale per l’esposizione permanente e da una sala conferenze, che ospiterà anche mostre temporanee; nell’interrato inoltre, il Maestro ha allestito una cappella corredata con statue e bassorilievi marmorei e candelabri e un crocifisso, da lui stesso realizzati.

Museo Venanzo Crocetti  - Via Cassia 492,  ROMA.
[Sito Internet] –  [Mappa]

Venanzo Crocetti

Venanzo Crocetti nasce a Giulianova (TE) nel 1913. E’ straordinario il suo cursus honorum, dalla prima esposizione nel 1930 a soli diciassette anni, agli importanti Premi a lui conferiti, alla presenza stabile nelle Quadriennali di Roma e nelle Biennali di Venezia, alle Presidenze e alle Cattedre di scultura nelle più importanti Accademie nazionali, alle grandi committenze; le sue opere si trovano nelle principali gallerie in Italia e all’estero.

Nel 1946 eredita la cattedra di Arturo Martini all’Accademia di Venezia. Nel 1966 termina la Porta di San Pietro che è inaugurata da Papa Paolo VI. Dagli anni Settanta tiene la sua prima personale in Giappone, dove tornerà spesso negli anni a seguire.

L’Ermitage gli dedica una sala permanente, dove sono esposti nove bronzi e dieci opere su carta. Nel 2002 è inaugurato il complesso del museo che accoglie le opere realizzate dallo scultore in un arco temporale di oltre settant’anni di attività. Dagli anni Cinquanta, una segreta e forse inconscia ammirazione per un mondo raffinato ed elegante di “figure di donne e di danzatrici che oscillano e si snodano in invasi leggeri e fusiformi”, un istintivo dono di capire le più vive e sofferte esigenze dell’arte come espressione immediata dell’animo umano, porta l’artista a sentire il problema stesso della creatività.

La sua Arte è classica nello spazio tutto è immobile e chiaro nella geometria nella proporzione, alla fermezza dello spazio s’intreccia la continuità del tempo che riassume nella rappresentazione della forma una concezione globale del mondo. Le sue aggraziate immagini femminili, creature terrene esprimono compostezza e stabilità, oltre che dolcezza La bellezza muliebre è celebrata dal maestro come nell’antichità classica e nel Rinascimento, nella scultura a tutto tondo Venanzo Crocetti usa, rispetto ai rilievi, ma anche ai disegni, un trattamento diverso, molto più finito. L’esposizione delle acquisizioni della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea del Museo Venanzo Crocetti è un’occasione, imperdibile di riflessione sul significato di tale straordinaria raccolta di opere d’arte Contemporanea. A distanza di sei anni dall’ultima mostra dedicata all’artista, l’attuale selezione di opere esposte nel Museo permette di ricostruire e apprezzare le tappe principali che hanno segnato la vita di tale raccolta a oggi. Mostrerebbe, pertanto, il più grande successo che questa esposizione se intorno ad essa, da essa, si riprendesse e continuasse a svolgersi quel filo delicato e prezioso che legava l’Artista a tutti gli artisti contemporanei.

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La mostra romana ispirata a Venanzo Crocetti

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Cecilia e Ruggero in coppia al Museo Crocetti

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